Alla Classense ritornano le "Scritture di Frontiera"

Dal 19 settembre al 3 ottobre la rassegna curata dallo scrittore Matteo Cavezzali propone tre incontri per discutere di come sta cambiando il mondo

14 Settembre 2020

Dal 19 settembre al 3 ottobre 2020, alle 11 di ogni sabato, nei chiostri della nella Biblioteca Classense di Ravenna torna “Scritture di Frontiera”, la rassegna curata da Matteo Cavezzali, che propone tre appuntamenti per discutere di come sta cambiando il mondo, e lo fa nel nome di un esiliato illustre come Dante Alighieri. Il Sommo Poeta, infatti, nel canto Sesto del “Paradiso” descriveva con questi versi la pena di chi è costretto a lasciare la sua terra di nascita: “Indi partissi povero e vetusto; / e se ‘l mondo sapesse il cor ch’elli ebbe / mendicando sua vita a frusto a frusto, / assai lo loda, e più lo loderebbe”.

Si comincia sabato 19 settembre: Roberto Keller, direttore della casa editrice Keller, punto di riferimento in Italia per la letteratura mitteleuropea, particolarmente attento alle tematiche dei confini, dialogherà con lo scrittore Matteo Cavezzali nell’incontro dal titolo “Lezione di letteratura di confine: dalla terra di nessuno alla terra delle storie”. «I confini» – per Keller – «non sono semplici linee su una mappa, non sono sempre muri insuperabili e nemmeno valichi in cui ci si muove tra due realtà completamente diverse tra loro. Assomigliano più ai fiumi che portano con sé qualcosa di tutti i luoghi che hanno attraversato. Sono luoghi in cui le lingue si ribellano alle convenzioni, in cui ci sono dialoghi e frizioni, a volte ferite che durano decenni… Ma sono anche un nervature profonde e antiche lungo le quali si muovono energie, storie, luci e ombre».

Il secondo incontro, sabato 26 settembre, vedrà ospite Elvis Malaj con “Il mare è rotondo”, romanzo pubblicato nel maggio del 2020 da Rizzoli e candidato al Premio Strega. Quella tra Ujkan, il protagonista, e l’Italia è una relazione complicata: andarci è sempre stato lo scopo della sua vita, ma il motivo non se lo ricorda più; quando aveva undici anni aveva provato a raggiungerla mescolandosi ai profughi kosovari, ma sua madre era riuscita a scovarlo un attimo prima che s’imbarcasse… Nato in Albania nel 1990,  a quindici anni Malaj si è trasferito ad Alessandria con la famiglia e oggi vive e lavora a Belluno.

L’ultimo appuntamento sarà sabato 3 ottobre con Dacia Maraini e l’incontro intitolato “Si va via per tornare, la lunga vita di Dacia”, durante il quale, ripercorrendo i suoi libri in un dialogo con Matteo Cavezzali, la scrittrice racconterà la sua vita e i viaggi che l’hanno portata a conoscere le diverse realtà del mondo. Una peregrinazione iniziata nell’infanzia, quando con i genitori e le sorelle venne internata in un campo di concentramento a Tokyo.

“Scritture di Frontiera” è un progetto di “ScrittuRa festival” realizzato grazie all’Assessorato all’Immigrazione, all’Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna e all’Istituzione Biblioteca Classense nell’ambito delle celebrazioni dantesche. Per accedere agli eventi è consigliata la prenotazione: istruzioni sul sito www.scritturafestival.com.