Le quattro stagioni di AGO Modena Fabbriche Culturali

Partono gli appuntamenti promossi dal progetto che collega le istituzioni culturali modenesi affacciate su Largo Porta Sant’Agostino

04 Febbraio 2021

“AGO Modena Fabbriche Culturali”, il progetto che nel centro storico del capoluogo emiliano mette a sistema quattro luoghi culturali cardine della città (il Palazzo dei Musei, l’ex Ospedale Sant’Agostino e l’ex Ospedale Estense), propone per il 2021 una serie di eventi che coprono le quattro stagioni dell’anno: lezioni, conversazioni, laboratori, installazioni artistiche e spettacoli, dal vivo e online. Il tema di fondo, “Connessione”, è stato scelto per collegare arte e tradizione umanistica, cultura scientifica e innovazione, cucendo insieme (con l’intelligenza silenziosa dell’ago) il lavoro di chi si occupa di materie umanistiche, di scienza, di tecnologia, di intelligenza artificiale, di innovazione educativa.

La prima stagione, al via giovedì 4 febbraio, è dedicata alla trasmissione e al futuro del patrimonio culturale garantito dalle piattaforme digitali, ai loro usi e alle potenzialità di elaborazione culturale e artistica che possiedono. Ospiti di fama internazionale (Jeffrey Schnapp, Robert Darnton, Maurizio Ferraris) declinano il tema con lezioni e confronti online. Segue una conversazione sul futuro dei musei, con Martina Bagnoli, Riccardo Falcinelli e Gianfranco Maraniello, e un intervento di Adriano Prosperi su come mutano le modalità di registrazione della memoria.
Tra le iniziative in programma si segnala il lancio della piattaforma digitale “Lodovico”, la biblioteca digitale sviluppata dal Centro interdipartimentale per le Digital Humanities dell’Università di Modena e Reggio Emilia: una banca dati interoperabile che potrà riunire collezioni e fondi documentari e fotografici afferenti a diversi istituti, del territorio e non solo. La piattaforma debutta con il primo release di un’opera digitalizzata in sei volumi: la “Cronaca di Modena” di Giovan Battista Spaccini, conservata nell’Archivio storico comunale di Modena, una raccolta di vicende insieme storiche e pittoresche che narrano la città dal 1588 al 1636. Intervenendo direttamente sui testi tratti dalla“Cronaca”, dal 4 febbraio all’8 marzo il duo d’artisti napoletano “Afterall” propone un’installazione all’interno dell’antica farmacia dell’ex Ospedale.

Per la stagione primaverile, al via il 15 aprile, la parola chiave è i quanti: si approfondirà la natura stessa della realtà digitale, leggera, punteggiata, in continuo divenire, caratterizzata da un legame tra le sue unità costitutive simile a quello che i fisici identificano, appunto, tra i quanti.
Agli impatti sociali, politici e antropologici dell’epoca “onlife” AGO dedica la sua stagione di attività estive; a partire dal 28 maggio saranno proposte riflessioni sui vari modi in cui la rivoluzione tecnologica trasforma le nostre opinioni sul mondo e ridefinisce i confini della presenza e dell’assenza.
La stagione autunnale, dal 17 settembre, in concomitanza con il “festivalfilosofia”, si focalizza sul connubio originario tra gioco e digitale e sulla nuova combinazione tra i sensi che consente agli strumenti elettronici una radicale “gamificazione” della vita.

Tutti gli appuntamenti possono essere seguiti in diretta sulla pagina Facebook e sul sito web di “AGO Modena Fabbriche Culturali”. Partner del progetto sono la Fondazione di Modena, il Comune di Modena, l’Università di Modena e Reggio Emilia, il Ministero per i beni e le attività culturali con le Gallerie Estensi.

Video

AGO Modena Fabbriche Culturali: presentazione