"Sfide": i filosofi interrogano il nostro tempo

Tra gennaio e marzo la Biblioteca comunale di Misano Adriatico propone in diretta streaming la voce di cinque pensatori: per orientarci in un tempo di grandi trasformazioni

11 Gennaio 2021

Quali sono le sfide che ci attendono durante e dopo la pandemia? Ci dobbiamo arrendere all’incertezza? Se da più parti si sente dire che “nulla sarà come prima”, su quali basi si può fondare una nuova visione del mondo? A partire da questi interrogativi la Biblioteca comunale di Misano Adriatico, sotto la regia di Gustavo Cecchini, propone, tra gennaio e marzo, quattro incontri in diretta streaming per ascoltare la voce di cinque autorevoli pensatori che cercheranno di orientarci in un tempo di grandi trasformazioni. Gli incontri si terranno in diretta streaming sul canale YouTube del Comune di Misano con inizio alle ore 21.

Il ciclo di “Sfide. I filosofi interrogano il nostro tempo” si apre venerdì 15 gennaio 2021, con la lezione del filosofo Salvatore Natoli intitolata: “Antropocene: è un’era alla fine?”. La progressiva espansione dell’uomo sulla terra viene da tempo definita “antropocene”, un’espansione che ha comportato un incontrollato sfruttamento energetico, ha aumentato il calore sul pianeta, ha innalzato la superficie dei mari e ha disciolto i ghiacciai, apportando disastri ricorrenti. La lezione di Natoli cercherà di rispondere all’interrogativo che è di fronte all’umanità: è inevitabile un movimento verso il collasso, o si possono intraprendere nuove vie senza con ciò rinunciare al meglio che l’antropocene ha prodotto?
Il secondo appuntamento è in programma per venerdì 12 febbraio: il filosofo e poeta Marco Guzzi si interrogherà sulle alternative possibili al neoliberismo e sulle possibilità concrete di “Creare un popolo, per la rivoluzione”. Quali possono essere i centri tematici di una inedita aggregazione di massa? Qual è il minimo comune denominatore che può unificare le diverse correnti culturali da tempo critiche verso la deriva nichilistica del capitalismo?

Venerdì 5 marzo, l’economista Stefano Zamagni, affronterà il tema più che mai attuale delle disuguaglianze e delle ingiustizie sociali, analizzando i principali fattori responsabili del fenomeno, distinguendo le cause di natura socio-politica, quelle di natura economico-finanziaria e quelle che interessano la matrice culturale della società, e suggerendo delle ipotesi per la creazione di un mercato che non sia solo in grado di produrre ricchezza, ma anche di assicurare una crescita sostenibile.
La chiusura, venerdì 12 marzo, è affidata a due voci: lo storico Franco Cardini e il senatore Riccardo Nencini, in una conversazione dal titolo: “Dopo l’Apocalisse. Ipotesi per una rinascita”. Il dialogo partirà dalle due affermazioni più in voga in questi tempi di pandemia – “nulla sarà più come prima”, “tutto resterà come prima” – per fare luce sulla realtà che ci attende al di là delle facili profezie.